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INTRODUZIONE
 
Nel nostro territorio si possono fare numerose e varie passeggiate, oltre alle importanti ascensioni che ci offre il vicino Monte Rosa. Invitandovi a scoprire da soli la bellezza degl'altri luoghi, soffermiamoci sulla Val Vogna, la lunga valle laterale posta sulla destra del fiume Sesia. Vi proponiamo itinerari con partanza da Cà di Janzo (m. 1354) o, poco più avanti, da S. Antonio (m. 1380), frazione dove si trova un rifugio, che un tempo fu casa del cappellano e, anora pochi anni or sono, sede della scuola elememtare.
 
 
 
PECCIA
Escursione  molto  semplice, adatta anche ai bambini. Arrivati a S. Antonio, si procede per l'unico sentiero e, dopo mezz'ora circa di cammino, si raggiunge Peccia (m. 1529), località molto antica, dove nel 1300 si compivano gli atti di trasferimento e nel 1630 subì anche il contagio della peste. Durante  il percorso per raggiungere la frazione, si può vedere la fontana creata dal Comitato Organizzatore Gara di Tiro e, poco più avanti di Peccia, si può ammirare il ponte napoleonico.

   
SCOPRIRE LE FRAZIONI DELLA VALLE VOGNA
Partendo da Cà di Janzo (m. 1354), si può fare un giro turistico per le bellissime frazioni della Valle Vogna. Proseguendo per il sentiero n° 10 si arriva alla Fraz. Selveglio (m. 1536); si abbandona il setiero 10 e si superano rio Janzo e rio Oro arrivando così alla fraz. Oro (m. 1500), circondata dal verde dei vecchi pascoli, che un tempo salivano fino al Corno d'Otro. Oltrepassato il rio Sasso si giunge a Cà Vescovo (m. 1466), fraz. soleggiata che domina S. Antonio. Più avanti s'incontra Rabernardo (m. 1500), grande fraz. che comprende ben quindici case rurali. Salendo verso i prati sovrastante e superato il casale del Selletto, si arriva a Cambiaveto (m. 1499). Nei pressi della frazione si possono ammirare i ruderi di un mulino. Proseguendo per il sentiero alto, si risale al ciglio opposto, dove è situata la fraz. Piane (m. 1511) posta sul piano più pianeggiante della Valle. Da qui si scende verso Peccia(m. 1529), fraz. attualmente costituita da sette case ed ospita l'oratorio di S Grato. Lasciata la Peccia, si scende e si passa davanti a S. Antonio (m. 1381) fraz. considerata "capitale" della Valle Vogna. Si continua a camminare in direzione di Riva Valdobbia, dove s'incontrano: Cà Verno (m. 1387), fraz composta da quattro abitazioni ricoperte tutte da un'unico tetto che ripara gli abitanti da pioggia e neve; Cà Morca(m. 1378) dove si possono trovare tra le più antiche costruzioni Walser;  Sul Sasso (m. 1395) composta attualmente da una casa e si vedono i ruderi di qualche casa e di una cappella;  Cà Piacentino (m.1361); Vogna Sotto (m. 1271) fraz composta da dodici case ruraliu, forno, due fontane e cappella dedicata a San Gemani; Madonna delle Pose, territorio che comprende un'oratorio di antiche origini e delle cappelle.

 
VIA REGIA      
Attraverso l'antica strada che univa la Francia all'Italia, raggiunta la frazione Peccia (m. 1530) e varcato il ponte napoleonico, si sale a destra e, superata la Montata (m. 1638), si arriva al bellissimo Alpe e Lago del Larecchio (m. 1895), dove è presente un Agriturismo, per poi compiere la salita finale al Colle Valdobbia (m. 2480), che mete in comunicazione la Valsesia con la Valle d'Aosta. Sul colle fu eretto nel 1823, per merito de canonico Nicolao Sottile, un Ospizio, allo scopo di prestare aiuto a tutti quanti si recavano all'estero per lavoro. L'Ospizio divenne poi Rifugio comunale, recentemente restaurato.
 
 ALPETTO
Percorrendo la via principale, in breve si arriva al bivio per le Piane (m.1511), da qui si sale verso l'Alpe Pile (m. 2201) per poi inoltrarsi nel vallone del Rissuolo; si prosegue ancora, incontrando il Lago Bianco (m. 2332) e il Lago Nero (m. 2672)e, attraverso al Passo dell'Artemisia si giunge al Corno Bianco (m.3320), la cima più alta e bella di tutto il territorio comunale, dalla quale, tempo permettendo, si gode una vista stupenda. All'Alpe Pile è stato recentemente allestito dal CAI di Varallo il Rifugio Carestia, punto d'appoggio per la lunga salita al Corno Bianco.

 
ALPE MACCAGNO
Partendo da S. Antonio si raggiunge il ponte napoleonico. Dopo il ponte s'imbocca a sinistra il lungo vallone del Maccagno che ci conduce all'Alpe e al Laghetto del Maccagno (m. 2188), altro luogo incantevole attraverso agli alpeggi: Buzzo Superiore (m. 1718), Pioda di Sotto e Pioda di Sopra (m. 1830 e m. 1877), Camino (m. 2016).
 
CIMA MUTTA
Partendo da Cà di Janzo, proseguire verso i casolari di Selveglio (m. 1536), poi passare per alpi Poesi (m. 1715) ed arrivare fino alla località Piane (m. 1832). Prendere il sentiero a sinistra si giunge al Corno d'Otro; prendendo il sentiero di destra, invece, attraversando la valletta si raggiunge la Cima Mutta (m. 2135).




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