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Melchiorre (Alagna, ca.1573 – Varallo, ca. 1642) - pittore


Descrizione

Pur essendo, per così dire, vissuto all'ombra dei due più celebri fratelli, la sua statura artistica non può essere sottovalutata.
Sappiamo che in data anteriore al 1600 – mentre per Tanzio non ci sono notizie di opere realizzate – Melchiorre aveva già al proprio attivo significative commesse. A lui sono stati attribuiti gli affreschi realizzati nel 1597 a Riva Valdobbia, sulla facciata della parrocchiale di San Michele, raffiguranti un San Cristoforo ed un grandioso Giudizio Universale. Il dipinto si fa notare per la complessa impaginazione e per la ricerca coloristica di soluzioni ad effetto.
Casimiro Debiaggi attribuisce invece l'affresco ad altro autore:Melchiorre D'Enrico del Riale d'Alagna, appartenuto ad un altro ramo dello stesso ceppo familiare. Debiaggi ritiene che il Melchiorre fratello del Tanzio, fosse all'epoca troppo giovane per tale impresa.
Operò moltissimo con il fratello Giovanni per rispondere all’urgenza dei lavori al Sacro Monte. Fu attivo anche nei cantieri dei Sacri Monti di Oropa e di Orta San Giulio. Più tardi si saldò un maggiore rapporto di collaborazione con Tanzio. Nel 1627 presenziò anch'egli alla firma del contratto per gli affreschi della cappella dell'Angelo Custode nella basilica di San Gaudenzio a Novara.
Nel 1633, quando Tanzio morì, era forse già impegnato con lui a Borgosesia, nella realizzazione degli affreschi della cappella Gibellini, nella collegiata dei Santi Pietro e Paolo e, subito dopo, venne dai committenti incaricato della continuazione dell'opera

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Melchiorre (Alagna, ca.1573 – Varallo, ca. 1642) - pittore



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